LA DONAZIONE IMMOBILIARE: SCOPRIAMOLA INSIEME
La donazione di un bene immobile (casa, terreno ecc.) è un atto molto frequente tra familiari e sembra essere molto vantaggioso per via degli sgravi fiscali ( una donazione costa meno di un atto di compravendita) inoltre, un padre che dona al figlio una casa, sta, di fatto, dandogli in anticipo l’eredità.
La donazione, in alcuni casi implica un dovere del beneficiario, ad esempio: ti dono la casa ed in cambio mi presti assistenza.
Nella realtà, accade spesso che tale contratto presenti delle difficoltà proprio perché il beneficiario della donazione potrebbe trovarsi esposto agli eredi di colui che effettua la donazione.
Ma partiamo dal principio e definiamo la donazione e le sue caratteristiche.
La donazione è il contratto con il quale una parte detta donante, arricchisce l’altra detta donatario, disponendo a favore di questa un suo diritto o un bene patrimoniale, e quindi assumendo verso la stessa un’obbligazione. La donazione è quindi un contratto.
Gli elementi essenziali della donazione sono due:
- lo spirito di liberalità;
- l’arricchimento del donatario.
La caratteristica fondamentale della donazione è la forma, infatti essa deve essere conclusa mediante atto pubblico ed è prevista la presenza di due testimoni. La necessità dell’atto pubblico si giustifica con l’importanza dell’atto di donazione e per gli effetti sul patrimonio del donante.
APPROFONDIAMO PIÙ NELLO SPECIFICO
Requisiti del donante
Il donante deve essere capace di intendere e di volere, e deve essere pienamente consapevole dell’atto che sta compiendo e di tutte le conseguenze che ne derivano.
Posso cambiare idea e riprendermi la casa che ho donato ?
La donazione è un atto soggetto a revocazione, ma solo se si presentano alcune cause ben precise di natura etico-sociale. Nello specifico, può essere revocata per ingratitudine del donatario, quindi se il donatario abbia commesso atti estremamente gravi nei confronti del donante o del suo patrimonio; o per sopravvenienza di figli: cioè nel caso in cui il donante abbia scoperto di avere figli o discendenti in un momento successivo all’atto della donazione.
Il rischio
Con riferimento ai rapporti tra la donazione e la futura successione del donante, la donazione è un atto rischioso che può compromettere la successiva circolazione dei beni o l’ottenimento di un finanziamento garantito dal bene donato. Per questo motivo la giurisprudenza ha deciso di tutelare il coniuge e i parenti più stretti anche contro la volontà del defunto. In che modo? se le donazioni al momento della morte del donante dovessero risultare, lesive dei diritti di un legittimario, questo potrà agire in giudizio per renderle inefficaci. Questa tutela può chiaramente coinvolgere anche terzi esterni che abbiano acquistato diritti dal donatario. La cosiddetta azione di riduzione si prescrive nel termine di 10 anni dalla scomparsa del donante o 20 anni dalla donazione.
Un immobile derivante da donazione può essere mutuato?
Le banche non vedono di buon occhio la donazione perché potrebbero perdere l’ipoteca per via dell’azione di riduzione, pertanto non è facile che venga finanziato, esistono però delle polizze assicurative ad hoc per tutelare la parti dai rischi della donazione, in9oltre va valutato caso per caso, non tutte le donazioni sono ugualmente rischiose.
Data la complessità dell’operazione è bene farsi consigliare e supportare da due figure professionali: l’agente immobiliare e il notaio. La loro presenza è fondamentale per la pianificazione degli eventi futuri, per la conoscenza di tutte le leggi e per prevenire contenziosi familiari.